L’Inter ha trovato un nuovo alleato di peso per la stagione calcistica 2024/25. Il gigante svedese del betting, Betsson, si è mostrato pronto a sostituire Paramount+ come main sponsor del club nerazzurro. Tale partnership porterà nelle casse dell’Inter circa 30 milioni di euro all’anno per un quinquennio, una somma ben più cospicua rispetto a quella offerta da Qatar Airways. Ma cosa significa quest’accordo per il Decreto Dignità? Vediamolo assieme..
Chi è Betsson Group e perchè investe in Italia?
Betsson Group, fondato in Svezia e diventato negli anni un colosso nel mondo del gambling online, è presente in Italia con il brand StarCasinò ed introdurrà a breve betsson.it un nuovo sito di scommesse.
Betsson ha davvero colto la palla al balzo, come si suol dire. Appena scaduta la clausola che era in essere con Qatar Airways, l’azienda scandinava ha colto l’opportunità di inserirsi nella trattativa con un’offerta irrinunciabile: trenta milioni di euro a stagione per 5 anni, più bonus generosi per le prestazioni dei nerazzurri al Mondiale per Club, un’altra prestigiosa vetrina internazionale.
Qatar Airways, già sponsor del club, dovrà arrendersi alla superiorità dell’offerta presentata dalla società svedese: la compagnia aerea si era spinta fino a 18 milioni di euro a stagione.
L’Inter, in particolare, si configura come un partner d’eccezione per il gruppo svedese, che ha scelto di puntare sul club italiano per il mercato nazionale.
Voci di corridoio riferiscono che Betsson è decisa ad investire in Italia con una nuova e dedicata piattaforma, Betsson Sport, con Francesco Totti nel ruolo di testimonial d’eccezione (forse però valeva la pena scegliere qualche ex calciatore legato all’Inter più che alla Roma).
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Cosa ci guadagna l’Inter?
Si tratta di un contratto molto vantaggioso: le parti hanno già fissato un contratto di partnership a cinque anni, del valore di circa 30 milioni di euro l’anno, più bonus a stagione.
Se la trattativa tra Betsson e l’Inter dovesse concretizzarsi come sembra, questo accordo sarebbe il secondo per guadagno economico, subito dietro a quello tra la Juventus e Jeep (che ammonta a circa 45 milioni di euro a stagione)
Nonostante l’entusiasmo per l’accordo raggiunto, comunque, l’Inter non ha ancora commentato l’evento.
Che fine farà Leovegas?
La nuova partnership porterà inevitabilmente alla fine della collaborazione con Leovegas, che iniettava nelle casse nerazzurre 5 milioni di euro all’anno.
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Tra l’altro, anche il contratto di sponsorizzazione di eBay è in scadenza e non è chiaro se verrà rinnovato o meno.
La sponsorizzazione di Betsson sarà in conflitto con il Decreto Dignità?
In realtà, è ancora da chiarire come verrà gestita la sponsorizzazione, dato che il Decreto Dignità ancora impedisce accordi di partnership con le agenzie di scommesse.
Ricordiamo però che le aziende di betting si sono adattati subito alle nuove normative, creando canali di news ed intrattenimento, come StarCasinò.sport, sito di informazione sportiva già official Var partner della Serie B.
Anche Betsson potrebbe creare un sito di intrattenimento tramite il quale sponsorizzare il proprio brand in Italia.
Il marchio sulla maglia dell’Inter, quindi, dovrebbe essere Betsson e non StarCasinò.
Come potrebbe essere la maglia dell’Inter nella stagione 2024/25 (le stelle probabilmente saranno due).
In effetti, fino alla nascita del mercato regolamentato in Italia lo scorso decennio, Betsson era uno dei siti più conosciuti e frequentati dagli amanti delle scommesse online.
Ad ogni modo, considerata la volontà di Betsson di investire pesantemente in Italia, possiamo tranquillamente dire che l’Inter è senza dubbio in buone mani con loro. Di certo, il club nerazzurro non sarà a rischio di non monetizzare come accaduto l’anno scorso con Digitalbits, l’azienda di criptovalute che non ha rispettato il contratto ed il cui brand fu rimosso dalle maglie dell’Inter nel finale della scorsa stagione.
Cosa farà il Governo Italiano? Reggerà alle pressioni del mondo del calcio?
Data l’importanza dell’investimento, sarebbe un gravissimo errore non considerare l’ipotesi varare una deroga al decreto, come richiesto con insistenza dalla Lega Serie A.
Come riportato oggi da La Repubblica, prima dell’entrata in vigore del decreto Dignità, il settore delle scommesse rappresentava una fonte di guadagno di quasi 150 milioni di euro per il mondo del calcio professionistico.
Nel dicembre del 2022, il ministro dello Sport, Andrea Abodi, aveva già annunciato la volontà di “riabilitare le sponsorizzazioni e la pubblicità delle aziende del betting, anche per tutelare il gioco legale e responsabile“.
Adesso, però, è il momento di passare dalle parole ai fatti… sicuramente una notizia molto positiva per le casse dei club coinvolti.
